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La città romana |
210
a.C. |
Arrivano a Epidamnos le armate romane del proconsole P.
Sempronio |
171
a.C. |
Viene
dislocata qui la flotta del pretore M.
Lucrezio, la città
diventa base romana contro
gli Illiri (Liv.,
XLII, 48,3)
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148
a.C. |
Ormai romanizzata, ma ancora “libera et amica”, è
compresa nella provincia di Macedonia (Const. Porph., De Them.,II,9) |
146-120
a.C. |
Viene
costruita la via Egnatia fino a Tessalonica
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57- Aprile
a.C. |
Cicerone esiliato vi trova rifugio, la considera libera (Cic.,
Ad Attic., III, 8,1). |
49-48
a.C. |
È teatro della guerra tra Pompeo e Cesare. Cesare, che non
riesce in alcun modo a violarne le straordinarie difese, si
ritira ad Apollonia (Caes.,
B.C. III). |
44-42
a.C. |
Dopo la
morte di Cesare, è coinvolta nella guerra fra Bruto e
Antonio. Vi trova rifugio uno dei congiurati, Vatinio.Terminata
la guerra, il vittorioso Antonio ne dà il territorio ai suoi
soldati (App.,
B.C.IV,106, V 75).
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30
a.C. |
Viene
ricolonizzata da parte di Ottaviano, che ne distribuisce le
terre ai propri veterani (
Dio.Cass., LI,4,6)
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Fine I
sec.d.C. |
Si verifica qualche episodio di ribellione militare
fra le legioni di stanza nel territorio (Tac.,Hist.II,83;
Front., Stratag., IV, 14,42) |
100 d.C. |
Il vescovo Astio si rifiuta di onorare Dioniso e viene
martirizzato (Guid.,
113) |
328 d.C. |
Diventa capitale della provincia di Epirus Nova |
346 d.C. |
E’ distrutta da
un terremoto |
Gli scrittori
latini (Plauto nella commedia Menaechmi vv.258-264,
Catullo (36,15 ) propongono un’immagine della città
cosmopolita, commerciale, frenetica e depravata comune ai
porti Mediterranei particolarmente attivi, ma testimoniano
anche (Cicerone, Epistulae) l’eccezionale attività economica
della città, documentata dalle numerose lettere di
raccomandazione e patronato rivolte da uomini d’affari
romani stanziati in città al grande uomo politico ed
avvocato Marco Tullio Cicerone, che in più di un’occasione
li difese in tribunale (Oratio In Pisonem). In
effetti la città si sviluppò moltissimo dopo la costruzione
della via Egnatia, che da Dyrrachium portava a
Tessalonica e poi a Costantinopoli. La strada, legame fra
Roma e l'Oriente, fu restaurata sotto l’impero di Traiano,
quando furono costruiti anche l’acquedottoo, l'anfiteatro,
le terme pubbliche e la biblioteca, quest’ultima non ancora
trovata. La città romana era circondata da mura, che avevano
più una funzione simbolica che reale nella lunga fase della
pax che l’impero seppe garantire (quattro secoli).
Gli scavi del 2001-2002 hanno messo in luce la
sovrapposizione di mura ellenistiche, romane e bizantine.
Appartengono a questa fase romana la necropoli (I-IV
sec.d.C.) a N della città, lungo la strada che congiunge il
centro con il Porto Romano, quella a sud -ovest, sulla
collina di Villa Zog, con ricchi corredi, e alcune tombe a
camera e scavate nella roccia.Quest’area continuò ad essere
utilizzata come necropoli fino al VI-VII sec.d.C. E’ stato
scoperto un unico breve tratto di strada a Ovest delle
terme. Si suppone che l’intera città avesse un impianto
regolare, con strade che si incrociavano ad angolo retto
secondo distanze fisse, creando isolati regolari, e con un
orientamento Nord- Sud, secondo la prassi urbanistica
romana. L'anfiteatro, che è oggi il monumento più imponente
della città romana, occupava l'angolo meridionale dell'area
urbana, in una posizione marginale, scelta per evitare i
problemi di traffico e ordine pubblico che spesso si
verificavano in occasione degli affollatissimi giochi
gladiatori. Il suburbio ( periferia) della città, si
estendeva anche nell’area della ex laguna di Keneta, dove
sono state trovate tracce di costruzioni riferibili a
lussuose villae suburbane, con belle sculture.
Questo quartiere cessa di essere abitato alla metà del IV
sec.d.C., forse a causa del terribile terremoto e maremoto
del 346 d.C. Le strutture dell’insediamento portuale di
Porto romano, 7 km verso Nord, che costituiva la
necessaria alternativa di approdo per navi a vela che
viaggiassero in diversi periodi dell’anno e che dovevano
quindi sfruttare venti diversi, sono oggi erose dalle
modificazioni della linea di costa dovute ai cambiamenti di
livello marino e ai terremoti.
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FIG. 10:
La via Egnatia
FIG. 11: Statua
di "loricato"
FIG. 12-13:
Pavimentazione di casa ellenistica e di
edificio pubblico romano
FIG. 13:
Terme romane |
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