Presentazione
Dal 2002
l’Universitą di Parma conduce in Albania,
nell’antichissima cittą di Durrės (Durazzo), un intervento
di cooperazione e sostegno tecnico scientifico alla
salvaguardia dello straordinario patrimonio archeologico
di quella cittą fondata dai Greci nel 623 a.C., capitale
provinciale nell’impero Romano e bizantino, possesso
veneto, angioino, turco: una cittą culturalmente e
storicamente legata da millenni all’Italia. L’intervento
si č
svolto inizialmente nell’ambito delle missioni archeologiche italiane
all’estero sostenute dal Ministero Affari Esteri e
del programma UNOPS PASARP delle Nazioni Unite per lo
sviluppo delle risorse umane in Albania. Le attivitą
dell’Universitą di Parma, su sollecitazione delle autoritą
albanesi, si sono rivolte in particolare alla
realizzazione di interventi di formazione e aggiornamento
di operatori e tecnici nel settore della tutela, del
restauro, della promozione culturale.
Č stato realizzato
inoltre nel 2003-2004 un fondamentale strumento di
programmazione e gestione dello sviluppo urbano, la carta
del rischio archeologico della cittą, su piattaforma
G.I.S. Nel 2004 il Ministero della Cultura della
Repubblicana di Albania ha richiesto il supporto
dell’Universitą di Parma per la rifunzionalizzazione del
grandioso anfiteatro romano, costruito nel II secolo d.C.
e riscoperto nel 1966 dagli archeologi albanesi, ma solo
parzialmente scavato e in una situazione di forte
degrado. Il Ministero degli Affari Esteri italiano ha
accolto questa proposta come progetto pilota
cofinanziando dal
2004 la missione archeologica italiana a Durrės
(Progetto Pilota UNIPR-MAE D.G.P.C.C. uff.V “Progettazione
e realizzazione del Parco Archeologico Urbano di Durrės").
Lo sviluppo commerciale e turistico della cittą, che
gią ora č il principale porto dell’Albania e la seconda
cittą del paese per numero di abitanti, sarą infatti
ulteriormente accelerato dalla costruzione del Corridoio
8, l’asse viario della Comunitą Europea che
collegherą Durrės con Istanbul attraversando i Balcani,
come faceva l’antica via romana Egnatia, duemila anni fa.
In questa prospettiva, il formidabile monumento, capace di
contenere all’origine 20.000 spettatori, puņ utilmente
tornare a ospitare spettacoli ed eventi culturali in una
prospettiva di sviluppo sociale equilibrato e pacifico.
L’Universitą di Parma ha messo a disposizione di questo
progetto le competenze scientifiche e tecniche dei
suoi docenti, ricercatori e allievi delle Facoltą di
Lettere ( per le indagini archeologiche), di Architettura
( per i rilievi e la progettazione dei restauri del
monumento) e del Network Interuniversitario di
Archeometria (facoltą di Scienze di Parma, Facoltą di
Ingegneria di Modena-Reggio Emilia, Facoltą di Scienze di
Roma La Sapienza) Il pool di specialisti č guidato
dai proff. Santoro, coordinatore del progetto
e co-direttore degli scavi con il prof Hoti del
dipartimento di Archeologia di Durres, Giandebiaggi e Blasi per il rilievo architettonico e la
progettazione del restauro, Toro per le indagini
diagnostiche geofisiche, Casoli e Leonelli per le indagini
archeometriche finalizzate al restauro sia delle pitture
che dei mosaici. Nel corso del 2004 e
del
2005 sono stati realizzati rilievi, linee guida generali
per il restauro e scavi archeologici mirati
all’accertamento della geometria dell’edificio e alla
conoscenza delle fasi di abbandono e distruzione.
Dal 2006 l'anfiteatro di Durres č anche oggetto di un Programma per l'incentivazione del processo di internazionalizzazione del sistema universitario italiano, del MIUR "Il rilievo dell'anfiteatro di Durazzo:conoscenza di un monumento per la valorizzazione del patrimonio culturale mondiale", che vede coinvolti l'Universitą di Parma-Facoltą di Architettura, il Politecnico di Tirana, l'Istituto dei Monumenti di Cultura e l'istituto di Archeologia d'Albania, la Municipalitą di Durres , e di cui č coordinatore il prof. Paolo Giandebiaggi.
A tutte
le fasi della ricerca partecipano gli studenti e
ricercatori italiani e albanesi. Ciņ costituisce
un’ulteriore straordinaria possibilitą di formazione ad
alto livello nei settori dell’archeologia, del restauro
dei monumenti e della cooperazione culturale
internazionale.
Il Direttore della Missione Archeologica Italiana a
Durrės e coordinatore del Progetto "Durrės"
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